Le Sibille

Le sibille di Raffaello
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Le Sibille di Raffaello

Lo straordinario affresco “Le Sibille” di Raffaello Sanzio è presente all’interno della Basilica di Santa Maria della Pace ed è possibile ammirarlo dalla Sala delle Sibille, al primo piano del Chiostro del Bramante. Accanto alla Caffetteria Bistrot.


Raffaello Sanzio (Urbino, 28 marzo o 6 aprile 1483 – Roma, 6 aprile 1520) è stato un pittore e architetto italiano, tra i più celebri del Rinascimento. Considerato uno dei più grandi artisti d’ogni tempo, la sua opera segnò un tracciato imprescindibile per tutti i pittori successivi e fu di vitale importanza per lo sviluppo del linguaggio artistico dei secoli a venire, dando vita tra l’altro a una scuola che fece arte “alla maniera” sua e che va sotto il nome di manierismo.


Gli affreschi delle Sibille e Angeli sono stati eseguiti intorno al 1515 e di oltre sei metri di larghezza,

L’opera fu commissionata dal banchiere senese Agostino Chigi, personaggio talmente importante da aver aver ottenuto dal Papa l’autorizzazione a tenere due cappelle private nella Basilica.

L’affresco è uno splendido esempio di bellezza formale e di erudizione.

Il perfetto insieme della composizione, scandita dal putto centrale e dalla specularità armonica delle figure, tipica di Raffaello, è colmo di rimandi simbolici e letterari. Il rapporto evidente è tra gli angeli portatori del messaggio divino e le Sibille che lo annunceranno al mondo, figure essenziali di collegamento tra l’era pagana a cui appartengono e quella cristiana imminente.

La loro importanza nell’iconografia rinascimentale è anche testimoniata dalla loro viva presenza negli affreschi della Cappella Sistina ad opera di Michelangelo. Il confronto tra le sibille di Michelangelo e quelle di Raffaello ribadisce ancora una volta le differenze stilistiche tra i due grandi del ‘500. Le figure michelangiolesche sono potenti e definiscono plasticamente la loro forza interiore. Quelle di Raffaello sono eleganti e liriche, morbide ed armoniche come quelle di tutta la sua pittura.

L’opera site-specific di Fallen Fruit

Fallen Fruit è una collaborazione artistica formatasi a Los Angeles nel 2004 tra David Burns, Matias Vegener e Austin Young. Dal 2013 David e Austin continuano la loro carriera artistica come duo. La loro arte ha come scopo quello di portare all’interno del museo opere inedite e inaspettate attraverso carta da parati e materiali da rivestimento. Questi vengono personalizzati mediante la creazione di un pattern originale i cui elementi caratteristici vengono di volta in volta desunti dalla realtà che li ospita, in questo caso Roma. Tutti i soggetti presenti nell’opera site-specific realizzata presso la Sala delle Sibille e diventata parte della collezione privata di DART – Chiostro del Bramante, infatti, sono il risultato del contatto degli artisti con il territorio romano. I dettagli fotografici sono stati estrapolati sia da contesti relativi al mondo dell’arte e della cultura che da altri più quotidiani. La frutta è un vero e proprio leitmotiv delle loro opere, sia per il significato storico ed iconografico universale che questa categoria riveste, sia come metafora di un’identità condivisa. Trappola d’Amore a Pleasure Palace è stata realizzata in occasione di Crazy. La follia nell’arte contemporanea (2022), mostra prodotta da DART- Chiostro del Bramante a cura di Danilo Eccher.

Trappola d’Amore a Pleasure Palace

2021

Vinile e tessuto stampati/Printed Vynil and Fabric

Collezione privata / Private collection DART – Chiostro del Bramante
Crediti fotografici: Giovanni de Angelis

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Si informano i gentili visitatori che in data 2.04.25 il Chiostro del Bramante chiuderà alle ore 14.00 (ultimo ingresso in mostra ore 13.30)

 

Dear visitors, please be informed that on April 2nd, Chiostro del Bramante will close at 2:00 PM (last entry to the exhibition at 1:30 PM).