In esposizione al Chiostro del Bramante, presso lo Spazio Caffetteria, le incisioni su metallo di Luigi Zucchi.
Le opere esposte, dal 7 maggio al 4 giugno 2019, si basano sull’utilizzo della tecnica dell’acquaforte, elaborata dall’artista in maniera originale, partendo dall’incisione dell’ immagine e corrosione delle lastre metalliche fino a produrre con un apposito rullo stampe su carta.
Frutto di libere espressioni, ma anche di un “dopo” che ha inesorabilmente perduto il senso di un “prima”, le lastre metalliche sono segnate dall’azione dell’acido che scava gli spazi lasciati appositamente liberi per creare campiture di colore più profonde. Passaggio dopo passaggio si creano percorsi che esplorano nuovi confini creativi.
Il senso più autentico è nell’intuizione dell’infinito, realtà invisibile agli occhi.
BIO | Classe 1950, Luigi Zucchi, Cavaliere della Repubblica Italiana dal 02/06/1993 per meriti artistici, fin da giovanissimo partecipa a diversi concorsi distinguendosi per le qualità artistiche. Sotto l’influsso di F. del Tavano, Pirro Meacci e di suo padre (con il quale realizza il baldacchino trionfale “Volo d’Angeli” – dal 1967 al 1978 – che innalza al di sopra dei tetti di Viterbo la statua di Santa Rosa, patrona della città) inizia una propria ricerca pittorica, volta inizialmente al paesaggistico-figurativo, fino a trarre una maggiore ispirazione negli anni 70/80 nell’ Arte Metafisica-Surreale, Astratta e Informale. La produzione artistica attuale è una evoluzione personale del proprio linguaggio espressivo.
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